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Premio Nazionale di Poesia Città di Sant’Elia Fiumerapido
XI Edizione

Ultimo aggiornamento: 24 Novembre 2008
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Risultati

Risultati del Premio Nazionale di Poesia Città di Sant’Elia Fiumerapido

Il 13 ottobre alle ore 17,00 si riunisce nella sala consiliare del comune di Sant’Elia Fiumerapido la Giuria del Premio Nazionale di Poesia “Città di Sant’Elia Fiumerapido” per designare i vincitori. Presenti: Amerigo Iannacone (Presidente), Carmine Brancaccio, Paolo De Paolis. Ida Di Ianni e Graziuccio Di Traglia, per impegni improrogabili, non sono presenti, ma hanno fatto pervenire la loro rosa di finalisti e le loro indicazioni. È inoltre presente l’Assessore Comunale alla Cultura Antonio Trelle.
Dopo attento esame dei testi pervenuti, che ognuno dei componenti della Giuria aveva già letto e dei quali aveva già selezionato una rosa, ha deciso di assegnare i premi come segue:

  • Primo premio: Leone D’Ambrosio, Latina, per i testi “Sorgente forestiera” e “La legge del falco” con la seguente motivazione: «“Sorgente forestiera” e “La legge del falco” si impongono – nel procedere serrato ed analogico – per una tessitura che, partendo da un momento descrittivo (prima lirica) o da una constatazione di fatto (seconda lirica), esemplifica rispettivamente un sentimento d’amore, resistente all’“oscuro fuoco” e a trascorso “inverno”, ed un percorso di crescita, quella del figlio, avvenuta malgrado un quesito mai sciolto (la legge del falco). Il poeta dispiega ancora “ali levate alte nel cielo”, nel richiamo baudelairiano, ma non sempre, come nel caso del figlio, trova “la parola / che mondi possa aprire”, nell’eco montaliana. Il poeta vive di sogno piú che di realtà ed ecco allora il “ti vestirai da sposa nel sonno mio / e avrà gloria l’inverno nel cuore”. Una resa, in entrambe le liriche, che non è disfatta ma accettazione del contingente affrontato con le “radici mature” dell’esperienza e con il ricorso alla provvida creatività (“allora ti racconto storie di guerre e amori / che neanch’io conosco con meraviglia”)» (I. Di Ianni).

  • Secondo premio: Irene Vallone, Formia (Latina), per i testi “Introspettiva” e “Africa”, con la seguente motivazione: «Come la poesia persevera nell’impresa di arrivare al vasto pubblico, cosí Irene Vallone persevera nel messaggio di senso civile. Africa, la poesia che scuote il lettore, va a congiungersi con Introspettiva. Quelle fissità di pensieri su / orizzonti alla deriva si unisce con Ho nel mio cuore l’urlo, l’urlo di un cuore che esplode davanti al dolore altrui. E non è un dolore visibile al contatto diretto, bensí alla frenesia di un conglomerato di idee, lungo quegli orizzonti che sono proprio alla deriva. Non ci sono mezzi termini per parlare di certe cose, questo Irene lo sa. Cosí la forza della poesia diventa sangue nelle vene, pompato da un cuore che sta per franare. I versi, asciutti e posizionati secondo la logica dell’autrice, non consentono stravaganze di stile o di metriche ideali, si conglobano con tono moderato ma straripante allo stesso tempo. La poesia di Irene Vallone è un attimo, è come un sospiro davanti un tramonto. Per dirla usando il suo verso: sorriderà domani tenerezza.» (C. Brancaccio).
  • Terzo premio: Franco Fiorini, Veroli (Frosinone), per i testi “Non seppi di stagioni” e “E le lucciole erano stelle” con la seguente motivazione: «Poesia intensa ed emotivamente coinvolgente. Nel testo “E le lucciole erano stelle” il poeta si sofferma con un composto senso di nostalgia sulla vita pura di un tempo, vissuta a “ricorrere il vento / a sentieri di stupore”. Col testo “Non seppi stagioni” si rivolge simbolicamente al figlio e, con il figlio, alle nuove generazioni, per chiedere perdono a nome della propria generazione per il mondo fisicamente e moralmente degradato che è stato loro lasciato. È c’è un’implicita condanna di una società cinica ed egoista che in nome di un modernismo cieco e una tecnologia esasperata ed aberrante va distruggendo le cose piú semplici e piú belle della vita. Il testo apparentemente sconfortante si chiude comunque con una nota di speranza perché sopra le colline “l’arcobaleno ci sorride ancora. / Ed è come se tutto cominciasse ora”». (A. Iannacone).


La Giuria ha ritenuto inoltre meritevoli di segnalazione i seguenti autori:

  • 1. Nicola Aurilio – Casale di Carinola (Caserta)
  • 2. Giovanni Caso – Siano (Salerno)
  • 3. Daniel Cundari – Rogliano (Cosenza)
  • 4. Francesco Franceschini – Terni
  • 5. Maria Francesca Giovelli – Caorso (Piacenza)
  • 6. Angelo Passarelli – Vinchiaturo (Campobasso)
  • 7. Renzo Piccoli – Bologna
  • 8. Domenico Ruscetta – Ceprano (Frosinone)



Per quel che riguarda il Premio alla carriera, la Giuria decide di assegnarlo a Vincenzo Rossi (Cerro al Volturno – Isernia) «per la sua cinquantennale proficua attività di poeta e scrittore, concretizzata in piú di trenta libri, oltre che per la sua infaticabile attività di operatore culturale».
Tutte le decisioni sono state prese all’unanimità.


LA GIURIA
Amerigo Iannacone, Presidente
Carmine Brancaccio, Paolo De Paolis,
Ida Di Ianni, Graziuccio Di Traglia

Risultati di tutte le edizioni del concorso:
Premio Nazionale di Poesia Città di Sant’Elia Fiumerapido XI Edizione
 
 
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